19Gen

Se state leggendo questo articolo molto probabilmente siete interessati a scoprire qualcosa in più sul mondo della celebri “fat bike”. Avete sentito parlare di queste particolari bicilette ma avete ancora qualche dubbio al riguardo? Vi trovate esattamente nel posto giusto.

Cosa sono le fat bike? A cosa servono? Perché dovreste acquistarne una? Scopriamolo insieme.

STORIA DELLE FAT BIKE

Sebbene molto probabilmente ci siano stati alcuni prototipi già in passato, ufficialmente la prima fat bike fa la sua comparsa grazie al ciclista e avventuriero Jean Naud che la testò nel deserto del Sahara algerino.

Nel 1989 Simon Rakower, ispirato dal road book di Jean Naud, pensò di unire tra loro due classici cerchi da 26″ per poi limarne il bordo interno e successivamente montò tali ruote su una classica mountain bike per replicare l’esperimento anche su ghiaccio e neve in Alaska.

Si trattava però di realizzazioni artigianali: il primo vero e proprio progetto industriale fu realizzato da un’azienda del Minnesota, la Surley, nel 2005: in quest’anno venne progettata la famosa “Fat Bike Pugsley”, una fat bike dal telaio in acciaio dotata di ruote più ampie e delle celebri coperture Endomorph che fecero la storia del mondo fat.

COS’E’ UNA FAT BIKE?

Le fat bike rappresentano l’evoluzione delle classiche mountain bike, nate per superare i limiti della classiche bici e affrontare terreni particolarmente angusti e percorsi accidentati. Il termine “fat” fa riferimento al fatto che queste bicilette sono caratterizzate da ruote con pneumatici e cerchi molto larghi in grado di garantire un maggior contatto con il terreno e una maggior libertà di movimento.

Nonostante l’aspetto “più grosso”, il peso di una fat bike non è diverso da quello di una classica MTB: le ruote sebbene siano maggiorate, sono piene d’aria e il telaio si può trovare in acciaio, ma anche in fibra di carbonio o alluminio.

La maggiore ampiezza dei pneumatici, l’ottima aderenza al terreno di percorrenza e la bassa pressione (che può variare da uno 0,5 a 1,0 bar), fanno sì che la fat bike possa muoversi liberamente e facilmente anche su superfici morbide come neve, fango, ghiaia o sabbia, rendendola la scelta più amata dagli sportivi e dagli amanti dei sport estremi.

Avete mai provato a pedalare sulla neve o sulla sabbia con una classica bike?

Se la risposta alla mia domanda è si, saprete sicuramente che si tratta di un’impresa piuttosto impossibile: le ruote tendono ad affondare nella neve perdendo l’aderenza con il terreno mentre nella sabbia sprofondano, impedendoci di avanzare.

La fat bike è la soluzione a questi problemi: per poter pedalare in queste condizioni è stato necessario ridurre la pressione degli pneumatici, aumentando di conseguenza la superficie di appoggio a terra e distribuendo uniformemente il peso.

La bassa pressione fa sì che la bike riesca quasi a “galleggiare” su superfici sconnesse sulle quali le tradizionali MTB non riescono a pedalare.

CARATTERISTICHE FAT BIKE

Dal punto di vista estetico le fat bike appaiono praticamente identiche alle mtb ma in realtà essendo state progettate con ruote nettamente più grandi, è stato necessario mettere a punto alcuni accorgimenti ingegneristici.

Dovete sapere che una gomma da 4″ o 4,5″ non può essere montata su cerchi tradizionali da mountain bike, ma richiede dei cerchi particolarmente larghi con un canale che va dai 44 ai 100mm.

La parte centrale del cerchio è quasi sempre forata ed è applicato un particolare flap elastico: ma a cosa servono i fori?

Nel momento in cui la gomma incontra un ostacolo, grazie al materiale particolarmente elastico del flap, quest’ultimo si piega per la sovrappressione, spanciando attraverso i fori ed amplificando la deformazione e lo schiacciamento della gomma.

In questo modo si ottiene un effetto simile a quello dell’utilizzo di una gomma ancor più voluminosa.

Per poter alloggiare le voluminose gomme, il telaio deve avere un passaggio ruota particolarmente generoso per cui anche i foderi devono essere più larghi del normale e di conseguenza anche la battuta standard del mozzo non va più bene: i mozzi delle fat bike sono dunque più larghi dei normali.

La forcella di una fat bike è nella maggior parte dei casi rigida: si tratta di un’idea geniale per tenere basso il peso senza indebolire il telaio. Ma la vera differenza risiede nella sua larghezza: per poter ospitare le ruote maggiorate gli steli devono essere molto più distanti tra loro e lasciare lo spazio necessario alle gomme.

Per quanto riguarda il resto dei componenti, le differenze tra una fat bike ed una bici tradizionale sono nulle. Stem, manubrio, sella, reggisella, freni e trasmissione sono le stesse di una mtb qualsiasi e tranquillamente intercambiabili.

TRE MOTIVI PER CUI COMPRARE UNA FAT BIKE

Ma per quale motivo dovreste acquistare una fat bike? Eccovi tre valide motivazioni:

  • Massimo comfort e sicurezza: sebbene spesso si faccia riferimento alle fatbike per gli sport invernali, si tratta di una bici perfetta anche in città. Grazie alle sue ruote grosse e robuste, che consentono di pedalare senza preoccuparsi troppo di buche, dislivelli e asfalto bagnato, la guida risulterà più sicura e confortevole. Le caratteristiche della fat bike la rendono facile da guidare e particolarmente stabile su qualsiasi strada: questo fa sì che anche il ciclista più inesperto possa sentirsi a proprio agio guidandola. 
  • Perfetta per gli sport estremi: ovviamente le fat bike sono la scelta ideali per i ciclisti alla ricerca di avventure estreme, che amano fare viaggi ed escursioni in natura e in montagna.
  • Divertente: può sembrare una motivazione banale ma è la verità. Guidare una fat bike è divertente: potete decidere di percorrere in sella itinerari per voi prima impensabili: boschi, fiumi, litorali sabbiosi, distese innevate e chi più ne ha più ne metta.

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